Estetica

Come viene eseguito un impianto dentale?

L’impianto dentale è una piccola vite di titanio che viene progettata su misura per sostituire la radice di un dente naturale che è stato perso e viene inserito nell’osso proprio dove c’era precedentemente il dente vero.

L’impianto è formato da tre elementi:

  • La vite endossea, che simula la radice del dente perso;
  • L’abutment, che consiste in un accordo tra la vite e la protesi dentaria;
  • La protesi dentaria, che sostituisce il dente andato perso;

Per gli impianti dentali i materiali migliori sono costituiti certamente dal titanio per la vite e l’abutment, e dalla ceramica e zirconio per la corona. Dopo questa breve introduzione andiamo subito a vedere nello specifico se l’impianto dentale fa male, quando non si può fare un impianto dentale, e quanto durano l’intervento e la ripresa.

Quanto dura l’inserimento di un impianto dentale?

Quanto tempo ci vuole per fare un impianto? Non c’è una risposta precisa a questa domanda in quanto la durata dell’intervento dipende da persona a persona a seconda della complessità del caso. In genere possiamo dire che è abbastanza rapida. I tempi variano anche in base alla presenza sufficiente o meno di osso. Nel caso in cui il volume osseo sia sufficiente e ad esempio deve essere innestato un unico dente allora la procedura durerà pochi minuti. Se invece il volume osseo non fosse sufficiente, l’intervento sarà comunque eseguibile ma procedendo prima con un innesto osseo. La procedura a questo punto può durare anche circa tre ore.

Quando non si può fare un impianto dentale?

In genere è sconsigliato fare impianti dentali alle persone diabetiche o che abbiano malattie cardiovascolari e alle donne in gravidanza in quanto potrebbero riportarsi complicazioni con l’assunzione di antibiotici o antinfiammatori. Ovviamente sarà sempre il medico dentista a valutare il caso specifico.Anche i pazienti con malattie sottoposti a determinati trattamenti (es. chemioterapie, radioterapie ecc.) non potrebbero fare l’impianto, in quanto questi ultimi possono interferire con guarigione dei tessuti dopo l’intervento di impianto. Infine per le persone con osso poco voluminoso o di scarsa qualità che non regge sufficientemente l’impianto, è possibile valutare se procedere lo stesso con l’intervento effettuando un innesto osseo.

 Impianto dentale: fa male?

L’intervento di implantologia viene eseguito normalmente somministrando l’anestesia locale o la sedazione analgesica cosciente nel caso in cui il paziente la richiedesse. In entrambi i casi l’intervento non sarà doloroso.

Quanto dura il dolore dopo un impianto dentale?

Di solito dopo l’intervento di impianto dentale il dolore può durare circa una settimana. Questo ovviamente varia sempre da caso a caso e da persona a persona. Dopo l’intervento è da prassi riportare qualche piccolo livido o gonfiore a livello di gengive e tessuti molli, ma grazie alla terapia analgesica ed antibiotica questi disturbi riescono ad essere facilmente domati. Il riposo dopo impianto dentale è consigliato però a tutti, in particolare è opportuno:

  • evitare situazioni di stress;
  • non distendersi completamente ma riposare su una poltrona o a letto tenendo cura di avere sempre il capo inclinato;

È utile inoltre evitare cibi molto caldi che potrebbero irritare i tessuti gengivali e far aprire punti di sutura, e non mangiare cibi molto piccoli (come ad esempio il riso) o che si sbriciolano facilmente per evitare che possano incastrarsi nella ferita. Infine è di buona norma astenersi dal fumo per qualche giorno. Avendo tutte queste accortezze i tempi di guarigione saranno più rapidi. L’impianto dentale dopo 3 mesi circa dovrebbe essersi completamente integrato. Se ben tenuto, controllato e trattato un impianto dentale dopo 20 anni può essere ancora efficiente ed esteticamente valido.

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