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Sigaretta elettronica, Qual è l’impatto dei liquidi sulle cellule dei bronchi

Un recente studio mette in mostra la profonda differenza tra i liquidi delle elettroniche e il fumo di sigarette tradizionali.

E’ scoppiata ufficialmente la mania dell’uso della sigaretta elettronica. Parliamo di dispositivi che permettono a qualsiasi fumatore di poter dire addio all’uso delle sigarette tradizionali. E’ vero che, secondo diversi studi, questi dispositivi sono decisamente meno dannosi rispetto alle tradizionali, ma sicuramente non innocui.

Ciò vuol dire che chi non ha mai fumato non dovrebbe arrivare ad avvicinarsi a questo oggetto, mentre chi fuma da anni può sfruttarlo per riuscire a ottenere una serie di benefici. Ma che cosa troviamo all’interno di questi liquidi? Oltre ai diversi aromi proposti da diversi brand, vi è anche da considerare una quantità di nicotina variabile da 0 a 0,9, fino a un massimo di 1.9 mg.

Un recente studio in laboratorio ha voluto prendere in esame proprio gli effetti che hanno gli e-liquid sui tessuti polmonari. Vediamo quali sono i risultati!

Le differenze tra liquidi e fumo di sigaretta

La ricerca in questione ha un nome e soprattutto un contenuto importante. Va ad analizzare l’attività delle cellule Nhbe, mostrando una profonda riduzione nel caso dell’uso di e-liquidi aromatizzati, rispetto al fumo di sigaretta. I ricercatori hanno fatto affidamento sulla tecnica di screening per confrontare così le attività che si svolgono a livello polmonare. Partendo dalle cellule dell’epitelio bronchiale, poiché quest’ultimo è la prima vera barriera biologica rispetto alle sostanze tossiche che andiamo a inalate.

Per lo studio sono stati usati 7 liquidi:

  • 3 neutri: privi di aromi composti da glicole propilenico e glicerina vegetale, e con una quantità di nicotina pari a 0, 1,2% e 2,4%.
  • 4 aromatizzati al mirtillo e vaniglia, tabacco e mentolo: con concentrazione di nicotina al 2,4%.

Le cellule sono quindi state esposte a questo effetto aerosol che si ha fumando la sigaretta elettronica. Il risultato è sorprendente, ma anche atteso (almeno in parte) rispetto a quanto spiegato negli anni dagli esperti.

Sigaretta elettronica: i risultati del test

La ricerca, voluta da Imperial Brands e pubblicata sul numero di agosto di Toxicology in Vitro, si schiera quindi dalla parte dell’elettronica e dei suoi liquidi.

E’ stato dimostrato che il condensato di fumo di sigaretta ha effetti negativi globali, come testimoniato da tutte le fasi di screening, anche con una concentrazione ridotta, pari allo 0,001%. Al contrario però tutti i liquidi provati non sono invece risultati essere citotossici, e quindi non hanno un impatto negativo se hanno concentrazioni inferiori all’1%. Resta il fatto che gli aromi, possono avere degli effetti solo se aromatizzati, mentre non si verificano particolari segnalazioni nel caso di liquidi neutri.

Ovviamente questo non è un invito a iniziare a fumare, ma piuttosto, un messaggio importante per tutte quelle persone che hanno intenzione di smettere e vogliono trovare un modo valido per farlo.

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